In passato era il successo del singolo, magari uscito fuori per caso, a fare la differenza e definire le sorti di un’azienda. Oggi non è più così.
Ogni individuo, come parte di un gruppo di lavoro, rappresenta un tassello fondamentale per la crescita aziendale e per il raggiungimento di obiettivi e risultati sempre più performanti.
Che si tratti di una multinazionale o di una realtà in fase di startup, sviluppare la capacità di lavorare in gruppo fra i dipendenti è indispensabile per arrivare a quei traguardi a cui solo un clima di collaborazione, comprensione e stima dell’altro può portare.
Differenza tra spirito di squadra e spirito di gruppo
Hai mai pensato che usare lo spirito di gruppo e lo spirito di squadra come fossero due sinonimi potesse non essere del tutto corretto?
Come prima cosa, per comprenderne davvero la differenza più profonda, bisogna soffermarsi su ciò che effettivamente distingue il “gruppo” dalla “squadra”, ovvero sul concetto di responsabilità.
I membri di un gruppo, infatti, sono responsabili nei confronti degli altri, ma anche individualmente per ogni prestazione posta in essere.
All’interno di una squadra, invece, la responsabilità viene condivisa in modo solidale da tutti i membri in quanto “la squadra è un piccolo gruppo di persone con competenze complementari, che collaborano attivamente per raggiungere un obiettivo comune per il quale essi si ritengono collettivamente responsabili” (Shermerhorn, Hunt e Osborn, 2005).
Ecco dunque che diventa un po’ più chiaro il senso dello spirito di gruppo in riferimento a un team group, cioè un gruppo di lavoro in cui individui con competenze diverse, ma complementari, lavorano insieme per raggiungere un obiettivo comune.
I vantaggi
Lo abbiamo detto tante volte: lavorare in gruppo e favorire uno spirito di positività al suo interno è la vera chiave del successo per un’azienda.
Quali sono, allora, i vantaggi derivanti da un team di lavoro solido e coeso?
- Si accelerano le tempistiche di lavoro con una distribuzione equa del carico tra tutti i membri;
- Si arriva alla soluzione più rapidamente: lavorare in un gruppo affiatato, permette lo scambio di idee diverse che contribuiscono positivamente al raggiungimento dell’obiettivo;
- Si condividono conoscenze, competenze e abilità di ogni membro con armonia;
- Si combinano i punti di forza di ognuno: c’è chi è portato per il pensiero creativo e chi per la pianificazione. Per questo, quando si lavora in gruppo, la possibilità di esprimere al meglio il proprio potenziale, la propria attitudine, fa aumentare l’autostima e abbassare il senso di frustrazione, oltre ad aumentare il senso di fiducia reciproco;
- Si impara il problem solving. Conflitti interni o situazioni esterne di avversità, che si incontrano nel corso del progetto, sono all’ordine del giorno. Apprendere la risoluzione dei problemi in prima persona è fondamentale per diventare più efficienti e, se il team è coeso, tutto questo si traduce nella prontezza a gestire intoppi o risultati negativi nel processo di pianificazione;
- Si incoraggia l’assunzione dei rischi: sentirsi supportati dal proprio team di lavoro, infatti, diminuisce, in un certo senso, il peso delle responsabilità, perché ogni collaboratore sa di poter contare sulle professionalità dei membri del gruppo per poter risolvere eventuali problemi. Tutto questo, quindi, fortifica il legame, alimenta la produttività e la libertà di pensare fuori dagli schemi.
Come creare lo spirito di gruppo
Come si fa a rendere felici i propri collaboratori?
La capacità di lavorare in gruppo è una skill indispensabile che ogni dipendente dovrebbe sviluppare; ma per far sì che questo avvenga, è necessario creare spirito di gruppo tra persone.
Negli ultimi 20 anni è sempre di più il tempo che manager e dipendenti impiegano in attività di gruppo come riunioni, meeting o momenti operativi di team, con l’intento di coinvolgere e rafforzare il senso di appartenenza di ogni membro.
Se però la ricetta infallibile per creare un gruppo perfetto non esiste, in quanto ogni team tende a sviluppare “regole” proprie per essere più funzionale, ci sono dei modi utili che possono aiutare questo processo…oltre la fornitura quotidiana di crostate e biscotti nella sala comune! Vediamone alcuni:
- Creare un clima coinvolgente e aperto, incoraggiando dibattiti costruttivi. Uno dei segreti principali affinché si possa sviluppare lo spirito di gruppo è non fingere di essere sempre d’accordo. Un team, infatti, è formato da singole individualità, dotate di menti differenti e che probabilmente per arrivare da A a B percorreranno strade tutte diverse. Il conflitto, però, non è sinonimo di malessere del gruppo, piuttosto permette di argomentare la propria idea, manifestare il proprio dissenso, per poi raggiungere il consenso o il miglior compromesso tra tutti, attraverso il dialogo;
- Dedicare il tempo necessario a momenti divertenti. Un gruppo coeso non è solo quello che lavora sodo, ma è anche un team di colleghi che si diverte insieme! Creare una routine, come “l’aperitivo del mese”, aiuterà la conoscenza tra ogni singolo membro, non solo dal punto di vista lavorativo, ma anche personale, aumentando il senso di stima e fiducia reciproca;
- Rendere sempre chiara la meta. Avere chiaro il traguardo da raggiungere è fondamentale per chi lavora in gruppo: in questo modo, sarà possibile mettere bene a fuoco l’obiettivo e comprendere in che modo contribuire proattivamente al fine di raggiungerlo. Una comunicazione sbagliata o poco chiara, infatti, rischia di creare risentimenti tra colleghi o assegnare priorità sbagliate.
Esempi di attività
Organizzare attività indoor e outdoor può essere molto utile per costruire e rafforzare lo spirito di gruppo nel lavoro, a ogni livello.
Un investimento a tutti gli effetti, che farà sentire tutti i membri ugualmente importanti, dotati di caratteristiche che li rendono unici e che risulteranno preziose in alcune fasi specifiche del lavoro con gli altri.
Che si tratti di formazione, giochi, musica, benessere o beneficienza…spazio al team building, in ogni sua forma!
Attività di volontariato. Tante opportunità diverse per trascorrere una giornata a fare del bene. Operare al fianco di una Onlus impegnata sul territorio è un modo per incentivare lo spirito di gruppo tra collaboratori, oltre che contribuire a favore del sociale e dei meno fortunati.
Gioco di ruolo. Si tratta di un’attività molto usata in fase di selezione da parte dei recruiters, che si adatta anche moltissimo per incentivare in senso di gruppo aziendale.
Spesso si utilizzano dadi e carte, con i vari partecipanti che ricoprono ruoli di personaggi e un master che conduce il gioco, e lo scopo principale è quello di lasciar spazio alla fantasia e all’immaginazione.
Aperitivo aziendale. Una forma di team building poco impegnativo, anche a livello economico, ma di grande successo! La scelta di questa attività deriva solitamente dall’esigenza di far avvicinare tra loro i colleghi, per dar loro modo di viversi anche al di fuori del contesto lavorativo, con più spensieratezza.
Caccia al tesoro. Si tratta di un’attività che, se le dimensioni dell’azienda lo permettono, può essere organizzata anche all’interno dei diversi uffici. Lo scopo della caccia al tesoro, infatti, è quello di unire le persone e far conoscere tra di loro i membri dei diversi reparti che, solitamente, hanno poco modo, o quasi per niente, di interagire.
Outdoor cooking. E se la coesione di un gruppo passasse per la preparazione di un piatto, la mise en place e il servizio al tavolo?
Un’attività stimolante, che con la metafora della cucina stimola l’apprendimento, il divertimento e il senso di sfida, grazie alla giuria composta dallo chef e dagli organizzatori che decreteranno la squadra vincitrice.
L’importanza del formatore
La coesione del gruppo è l’elemento con cui in genere si misura il livello di solidarietà dei membri.
Ma questa affermazione può essere sufficiente da sola per realizzare il suo intento, o serve l’intervento di qualcuno?
Facciamo però prima un piccolo passo indietro, per capire cos’è un gruppo e come si evolve.
Gli psicologi sociali Lewin e Tuckman sono tra i primi studiosi a interessarsi del concetto di gruppo. L’idea principale da cui parte Lewin è quella che “il gruppo è più della somma delle singole parti”: sulla base di questo, egli ha definito le caratteristiche fondamentali del gruppo e cioè l’interdipendenza, il senso di appartenenza, l’influenza reciproca e gli scopi comuni.
Nel 1965 Tuckman crea un modello definito “la dinamica di gruppo” che, attraverso le 5 fasi di formazione, scambio e contagio, normalizzazione, efficienza e aggiornamento, descrive l’evoluzione delle relazioni e dei rapporti nel gruppo.
Ma chi può davvero aiutare un gruppo aziendale a svilupparsi, fase dopo fase, con l’obiettivo di aumentare il benessere al suo interno e favorire le performance aziendali?
Attraverso l’attività di team building, ogni formatore ha il compito di favorire la comunicazione e l’affiatamento tra i membri, un obiettivo per niente semplice quando si parla di lavoro.
Il ruolo del professionista, in questi casi, è determinante: solo persone preparate, capaci di captare le esigenze dell’azienda e di chi la vive, possono mettere in atto una formazione esperienziale mirata, che è in grado di contribuire alla crescita del team e all’acquisizione di competenze trasversali.
Spirito di gruppo: le attività per cementarlo
Incentivare lo spirito di gruppo sul posto di lavoro può essere determinante per il benessere dei dipendenti, quindi per la “salute” e il successo di un’azienda.
Ma quali sono le attività che contribuiscono a cementare questo senso di collaborazione e di coesione tra colleghi? Vediamone alcune:
Team Building. Se ne sente parlare sempre più spesso e in effetti sono tante le aziende che aderiscono a questo tipo di attività per saldare lo spirito di gruppo a tutti i livelli, dai manager ai responsabili di segreteria.
Nell’ambito delle risorse umane, dunque, il team building, che letteralmente significa “costruzione del gruppo”, aiuta a sviluppare la comunicazione, la collaborazione e ad accrescere legami di relazione personale che possono fare la differenza per il raggiungimento del successo del team.
Che si tratti di attività formative, ludiche, esperienziali o di benessere, di sicuro il team building è uno strumento più che valido per cementare lo spirito di gruppo.
Festeggiare gli obiettivi raggiunti. Sicuramente si tratta di un’attività più semplice rispetto alla prima, ma non per questo meno efficace. Rendere il gruppo di lavoro parte della crescita aziendale è un modo per gratificarlo e spingerlo a fare ancora meglio.
Inoltre, organizzare momenti di svago, preparando un discorso motivazionale seguito anche da un piccolo break a base di dolcetti, caffè o prosecco per brindare…è un buon motivo per staccare e conoscere qualcosa in più dei propri colleghi!
Favorire la collaborazione tra i vari rami dell’azienda. Non importa quanto sia grande l’azienda, ma rendere tutti partecipi dei lavori altrui, dell’operato di ogni singolo settore, aiuta a prendere decisioni che hanno una visione d’insieme e non solo a vantaggio del proprio dipartimento.
I benefici saranno molteplici: oltre a migliorare il rendimento economico aziendale, i dipendenti svilupperanno un forte senso di appartenenza, sentendosi un ingranaggio importante dentro un unico grande organismo.
Svantaggi derivanti dal non aver un gruppo coeso
La capacità di lavorare in gruppo è più complicata di ciò che sembra, ma per un’azienda di successo…è indispensabile!
Se infatti il gruppo non è coeso e manca la fiducia tra i diversi membri, il gruppo più che un valore aggiunto, può diventare un vero ostacolo.
Quali sono, quindi, i principali svantaggi di un team dove affiatamento e collaborazione sono solo un sogno irrealizzato?
- Maggiore lentezza. Quando si lavora in gruppo, si devono mettere insieme tante menti diverse. Ma in caso di disaccordo, se manca la stima, la fiducia e la capacità di trovare insieme una soluzione, si rischia di arrivarci con un processo decisionale più complesso, che ne rallenta inevitabilmente la realizzazione;
- Se nel gruppo non c’è partecipazione, nessuno vorrà assumersi la responsabilità delle decisioni, alimentando un forte senso di disinteresse;
- Egemonie e coalizioni. Può capitare che alla base di un gruppo disunito ci sia la voglia di prevaricare da parte di alcuni membri. Questo può incidere negativamente sul dialogo e portare a prendere decisioni più utili per l’ego di pochi che per l’obiettivo prefissato;
- Disaccordo. Di per sé non è un limite, anzi, è più un motivo a incentivare il dialogo. Ma quando le nuove idee (non approvate) generano contrasti insuperabili, il disaccordo, da momento di confronto si trasforma in un ostacolo difficile da superare.
- Social loafing (pigrizia sociale). Che sia frutto di furbizia del singolo – perché sa che c’è chi lavorerà al posto suo – o semplice pigrizia, quando un gruppo di lavoro non è così affiatato, può succedere che i membri al suo interno impieghino uno sforzo minimo per raggiungere l’obiettivo prefissato (diversamente da quanto avrebbero fatto se avessero lavorato da soli).
Perché affidarsi a Sunnyway
È il momento di lavorare seriamente e incentivare lo spirito di gruppo aziendale?
Che sia di una o più giornate, il team building è il modo migliore per costruire e rafforzare lo spirito di gruppo, dando modo ad ogni persona di confrontarsi con i propri limiti e comprendere che il risultato, più o meno eccellente, è frutto dello sforzo e della responsabilità di tutti.
SunnyWay mette a disposizione creatività, competenze e un’esperienza ventennale per progettare eventi originali, capaci di motivare, formare e coinvolgere tutto il personale.
Il suo team di professionisti sviluppa format sempre nuovi, in Italia e all’estero, capaci di coinvolgere ogni reparto aziendale in avventure sportive, creative, sociali, ludiche, sensoriali e virtuali capaci di rafforzare la fiducia, la collaborazione e la comunicazione all’interno del gruppo. Perché solo quando si lavora in un contesto dove regnano la stima, l’affiatame