Un trend sempre più diffuso e richiesto, la didattica esperienziale è una nuova modalità di apprendimento che individua proprio nell’attività la base del processo di trasmissione delle nozioni.
Di cosa si tratta? Proviamo a spiegarlo partendo da ciò che conosciamo.
Quando si pensa alla parola “didattica” solitamente il cervello, in modo quasi automatico, la immagina come un momento di formazione di tipo classico, una lezione frontale in cui il docente fornisce una serie di contenuti a uno o più discenti che ascoltano e intervengono in caso di dubbi da chiarire o di osservazioni da fare.
Ma se questo modello è in assoluto quello per antonomasia, che si applica facilmente sia in contesti scolastici che aziendali, col tempo ha dimostrato di avere diverse criticità, nonostante la sua lunga, lunghissima tradizione.
Il mondo in cui viviamo, infatti, è in continua evoluzione e i cambiamenti così repentini ci costringono ad apprendere cose nuove, in tempi sempre più brevi. Inoltre, l’essere continuamente sottoposti a una valanga di informazioni, attraverso qualsiasi mezzo di comunicazione, ha portato come conseguenza a un calo netto dell’interesse verso le più statiche lezioni in aula che, quindi, hanno perso di efficacia.
In un contesto come questo, la didattica esperienziale rappresenta uno strumento capace di facilitare l’apprendimento, perché basa il suo approccio non tanto sul contenuto, ma sul coinvolgimento della persona, attraverso le sue esperienze e capacità.
Mettersi in gioco completamente, cambiando anche alcune convinzioni, è la condizione necessaria per favorire l’apprendimento, soprattutto nel caso di un adulto.
Serve solo nell’apprendimento dei bambini
Perché nell’immaginario comune quando si parla di didattica esperienziale la si riferisce sempre a bambini e ragazzi? Serve solo nell’apprendimento dei più giovani oppure è efficace anche per gli adulti?
La didattica esperienziale offre a giovani e giovanissimi la possibilità di imparare attraverso attività cognitive, sensoriali ed emotive: in questo modo, infatti, bambini e ragazzi vivono sulla propria pelle le nozioni che imparano, sfruttando non solo la propria intelligenza ma anche altre capacità, considerate meno scolastiche, frutto dell’osservazione e della rielaborazione dell’esperienza vissuta.
Il learning by doing, però, è una verità che vale sempre e non solo per i bambini. Ecco perché, soprattutto nel caso di persone adulte, si può raggiungere un alto grado di apprendimento a partire da un loro totale coinvolgimento nell’esperienza, che gli darà la possibilità di cambiare, migliorare e affrontare le nuove sfide della vita con maggiore consapevolezza.
Ad oggi, quindi, la didattica esperienziale rappresenta sì la base di ogni processo educativo, ma anche il futuro della formazione stessa, grazie ad un percorso strutturato che permette di conseguire conseguenze specifiche, riconosciute come indispensabili nelle più affermate realtà aziendali.
Esempi di didattica esperienziale
Una combinazione di attività per raggiungere un ottimo background professionale e comportamentale: è questo l’obiettivo a cui punta la didattica esperienziale che, se per certi versi può sembrare più adatta ai bambini, in verità mette alla prova molti adulti, con effetti a dir poco soddisfacenti!
Un vero e proprio gioco per adulti, l’experential learning trova un’attenzione sempre più crescente da parte di aziende e contesti produttivi, che scelgono di puntare sui propri dipendenti per fare la differenza e distinguersi nel competitivo mondo del mercato.
Quanti tipi di formazione esperienziale esistono? Ce ne sono a volontà! Si tratta di uno strumento sempre più richiesto e che, proprio per la sua efficacia, continua ad evolversi e diversificarsi proprio per aiutare colleghi e collaboratori a sviluppare, attraverso il learning by doing, quelle competenze che non si acquistano con lo studio e la tecnica, bensì attraverso momenti di vita vissuta. Ecco una lista con alcuni esempi di didattica esperienziale:
- Giochi di ruolo;
- Simulazioni;
- Team building in house, ovvero all’interno dell’azienda stessa;
- Ice breaking personalizzati;
- Analisi e training sul comportamento.
Ognuno di questi funziona in modo diverso e mira a trasferire e sviluppare competenze comportamentali e abilità in ogni partecipante.
Didattica esperienziale e team building
Qual è la relazione tra la didattica esperienziale e il team building tout court?
La formazione esperienziale è un training, un metodo all’interno dei team building che aiuta a favorire la comunicazione all’interno di un gruppo di lavoro, stimolarne la creatività e la collaborazione, con lo scopo finale di superare egoismi e individualismi dei singoli per raggiungere un obiettivo comune.
Si tratta quindi di un tipo di didattica non convenzionale, che può avere natura diversa, ma che cerca di ricollegarsi a metafore formative allo stesso tempo divertenti, coinvolgenti e sfidanti.
Oltre al tipo di esperienza, il ruolo del formatore è fondamentale: con il suo supporto, infatti, i membri non solo possono avviare la propria esperienza, ma, una volta giunta al termine, la ripercorrono passo passo, sviluppando riflessioni che, di fatto, concretizzano l’intero processo di apprendimento.
Ovviamente ogni realtà aziendale, a seconda delle proprie esigenze, sceglierà percorsi formativi esperienziali più adatti a manager e dipendenti che hanno bisogno di lavorare su competenze specifiche come la consapevolezza di sé, il lavoro di squadra, l’ascolto, la leadership, la collaborazione e così via.
Ma non c’è dubbio che i vantaggi che un’impresa può trarre da iniziative come questa sono tanti come il coinvolgimento dei lavoratori, la possibilità di rimuovere quelle maschere che spesso si è costretti a indossare in ambienti professionali, o la facilitazione di dinamiche di gruppo.
A chi rivolgersi
Formazione esperienziale e team building sono ormai un elemento fondamentale in un percorso di crescita aziendale, che li identifica come momenti indispensabili a costruire una realtà solida, collaborativa e che guardi in modo ambizioso al futuro.
SunnyWay da oltre vent’anni offre tutta la sua creatività e professionalità alle aziende che desiderano investire sulla crescita di dipendenti e collaboratori con eventi ed esperienze d’impatto, capaci di formare e motivare in modo del tutto unconventional.
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